pulsissimetro saturimetro ossimetro

Il saturimetro (detto anche pulsossimetro od ossimetro) è un dispositivo medico non invasivo, che serve a rilevare la saturazione dell’ossigeno nel sangue e la frequenza cardiaca.
Si tratta di un piccolo congegno a forma di pinza, dotato di una sonda e di due diodi, ovvero due sensori in grado di emettere raggi luminosi di lunghezze d’onda diverse fra loro, che comunicano con una fotocellula che riceve la luce emessa.
La quantità di luce assorbita dal sangue rileva la saturazione dell’ossigeno.

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Descrizione

Il saturimetro (detto anche pulsossimetro od ossimetro) è un dispositivo medico non invasivo, che serve a rilevare la saturazione dell’ossigeno nel sangue e la frequenza cardiaca.
Si tratta di un piccolo congegno a forma di pinza, dotato di una sonda e di due diodi, ovvero due sensori in grado di emettere raggi luminosi di lunghezze d’onda diverse fra loro, che comunicano con una fotocellula che riceve la luce emessa.
La quantità di luce assorbita dal sangue rileva la saturazione dell’ossigeno.
 
Quando si usa il saturimetro
L’ossigenazione dei tessuti è molto importante e rappresenta uno dei parametri vitali.
Il saturimetro viene usato da medici e infermieri, sia in ambito clinico che di primo soccorso, ma da qualche anno a questa parte anche dai privati.
Questo strumento risulta particolarmente utile in presenza di determinate condizioni di salute:
l asma
l bronchite
l polmonite
l anemia
l reazioni allergiche
l anestesia generale
l apnea notturna
l infarto o insufficienza cardiaca
l broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO)
l cancro ai polmoni
l difetti cardiaci congeniti.
 
La persona interessata da uno di questi disturbi (tranne nel caso dell’anestesia, naturalmente) è in grado di controllare in totale autonomia la propria ossigenazione.
Spesso si tratta di soggetti che hanno già una terapia da seguire e, rilevando questo importante parametro, si rendono conto se stanno bene, se devono prendere una medicina o fare l’ossigenoterapia, oppure ancora, se devono chiedere aiuto.
Il paziente asmatico ad esempio riesce a comprendere quanto forte può essere la sua crisi; quello che soffre di apnee notturne può monitorare l’ossigenazione durante il sonno; gli sportivi controllano il flusso di ossigeno durante le attività fisiche, soprattutto se si tratta di individui con problemi cardiovascolari o respiratori.
Inoltre, alcuni usano il pulsossimetro durante la pratica sportiva ad alta quota.
 
Questo dispositivo può essere usato in piena autonomia, ponendolo semplicemente sull’ultima falange di un dito oppure sul lobo dell’orecchio (sui neonati viene applicato sul piede) a mo’ di pinza.
I valori di saturazione sono considerati normali al di sopra del 95%, mentre al di sotto si parla di ipossiemia.
Essa può essere:
l lieve (91/94%)
l moderata (86/90%)
l grave (al di sotto dell’86%).

 
 

Informazioni aggiuntive

Peso 1 kg